Significato del film OSTIA di Pier Paolo Pasolini recensione

31.08.2023
Recensione Ostia un Film di Pier Paolo Pasolini - Interpretazione:


 

Ostia è un film diretto da Pasolini che narra la storia di due fratelli alle prese col mondo in cui si ritrovano a vivere. Il film è molto criptico ed allegorico seppur avente una trama molto semplice.

 Un giorno una donna appare sdraiata in mezzo ad un prato. I due fratelli sono in compagnia di tre amici. Questi notando la donna, la vanno a prendere e la portano in casa dei due fratelli. Qui, trovandola senza forze, ne abusano tutti tranne i due protagonisti, che per questo loro "disinteresse" per lo stupro vengono definiti checche. La donna dunque, viene spogliata e lasciata nel letto di Bandiera: uno dei due fratelli.

Interrompere questa scena comico/grottesca una ripresa di Pasolini sui due fratelli a tavola mentre bevono da una damigiana del buon vino e si tagliano le unghie dei piedi. Qui Gioacchino, l'altro fratello, prende le carte per fare una partita ma Il fratello non ha voglia. Allora Gioacchino estraendo dal mazzo il fante di coppe gli dice, scoppiando a ridere "tu sei proprio questo qui"! Al che il fratello rigirando la carte risponde "e tu questo!".


La scena mostra l'unione, la specularità dei due personaggi. Personaggi sani e veri in un mondo ammuffito e marcio. Fatto di uomini schiavi della violenza, della coazione e dell'isteria.


Cosí come gli altri uomini spogliano la donna apparsa dal nulla, cosí i due fratelli trafugano in chiesa delle vesti e parrucche, si vestono da donna finendo a ballare, seguendo le note di un allegro motivetto suonato dalla donna, un tango insieme: il ballo tradizionale tra due uomini:dove i passi dell'uno sono i passi dell'altro in una simmetria di corpi.
Spezza il dinamismo della scena l'esame di coscienza di Gioacchino. Guardandosi allo specchio si chiede perchè la salvezza viene sempre dalla maDONNA e mai da San Giuseppe..."arrivasse lui la gente lo prenderebbe a schiaffi" cit.
È toccante la scena in cui la donna, prima del ballo, veste i due con la parrucca e con il rossetto.

 Quando veste per primo Bandiera, Gioacchino ride e lo insulta...mentre quando veste dopo Gioacchino, Bandiera fa lo stesso. Anche qui in una simmetria speculare (letteralmente filtrata dallo specchio) tra i due fratelli. Entrambi fragili e straniti dal indossare parrucca e rossetto e macchiare la propria virilità apparente, fatta di camicia e inibizione. 

Successivamente la donna invita i due fratelli ad andare a Ostia a farsi un bagno. I tre vanno; rubano una barca in spiaggia e si rilassano in mezzo al mare. Qui la donna, sempre nuda, si tuffa nell'acqua invitando i due a fare altrettanto. Ma i due rifiutano. Questo rifiuto è importante per la simmetria e l'epifania del significato del film. Ma lo vedremo tra poco.
L'aver rubato la barca porterá i due fratelli a scontare una pena in prigione.
La bellissima scenografia, e la scelta della prigione così fatiscente ma rigida nella sua struttura di panottico, mostrerá ai due fratelli la loro esistenza di prigionia. Così come nella cella vivono acronici, intervallando giornate vuote col letto cosí nel mondo libero: vivevano ugualmente. Solo dopo essere usciti di prigione ed essere ritornati ad ostia decideranno di farsi un bagno nel mare, rompendo l'inibizione e sentendosi liberi e salvi.
Dopodichè succederá il fratricidio. Ma capiamo bene il senso, alla luce anche del flashback che spiega la storia dei due fratelli, figli di un anarchico violento e che hanno ucciso perché aveva cucinato la loro pecora.
La donna che appare ai due fratelli è il simbolo della salvezza ( è sempre la madonna a salvare cit.). La donna porterá i due fratelli a liberarsi. Prima li condurrà in cella, mostrandogli la loro situazione, per poi portarli alla libertá ed anche al gesto estremo.
La donna è speculare alla pecora a cui i due fratelli da piccoli erano molto legati. Una pecora mangiata da tutti tranne che da loro che l'accettavano come un essere vivente. Cosí la donna viene abusata da tutti tranne che da loro e questo legame, tra pecora e donna, è evidenziato quando Bandiera dice di aver visto al posto della donna la sua cara pecora Rosina.
Cosí questa donna, questo agnello sacrificale di Dio viene mandato nel mondo per manifestarne la realtà come epifania. Epifania della dualità dei due fratelli e della necessaria soccombenza di uno all'altro.
Sará proprio Bandiera, il più insofferente dei due a perire. La sua condanna sarà data dal fatto di aver voluto fermare il fratello dal voler amoreggiare con la donna apparsa. Allora nel litigio che scoppierà successivamente perderà la vita.
Questo perché Bandiera era il fratello più impegolato nella sua visione del mondo, il piú fragile. Poichè seppur  scelto dalla donna come convivente ( necessità per farli uscire di prigione) e nonostante abbia detto al fratello o io o te era uguale, poi fa sprofondare il suo rapporto col fratello in una malsana esclusività. Bandiera non è capace di vivere da lontano quel vincolo che lo unisce al fratello ma essendone attaccato vive di esclusività e gelosia. Mentre Gioacchino vive più libero. Vive la vita per come gli si mostra e nella piena libertà si lascia andare all'attrazione per la donna. Nonostante questo, vive la sua esistenza con interezza e sorride e convive col fratello in quanto legato dalla natura e dunque, dal suo stesso spazio abitabile,  essendo lui la sua casa, come accasati sono alberi spuntati vicini 
Insomma, l'epifania distrugge l'idillio di Bandiera e svolta in tragedia il suo altrimenti pacifico destino.
 Dopochè Gioacchino, sconvolto dal fatto, a bordo di quella nave sulla quale si erano sentiti liberi, pure dal denaro, abbandona Ostia (porto del mondo antico) facendo rotta per il Paradiso in un'eremitaggio talassico privo di metà.
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