Podcast: Film di Vita  Il Signore degli Anelli

28.02.2022

Benvenuti a Film di Vita!

Il podcast di Occasus sui film che ci fanno crescere!


Nella prima puntata di questo podcast, cari ascoltatori, andremo a parlare di una pietra miliare del cinema internazionale; un film che più o meno tutti di noi abbiamo visto, e che a tutti è sicuramente piaciuto!

LA TRILOGIA DEL SIGNORE DEGLI ANELLI


Si lo so, a molti di noi, specie in Italia, l'idea del fantasy lo riporta nella culla...lo consideriamo, come potrei dire, un genere di seconda categoria....ma quanto sbagliamo. E penso che il signore degli anelli sia l'esempio lampante di come questa credenza si erronea.

A partire dal suo scrittore Tolkien importantissimo professore universitario, ricordo il suo fondamentale contributo accademico nello studio e comprensione del beowulf. Per non parlare dei mille riferimenti alla mitologia nordica (come dei, anello, terra di mezzo, divinità) ed a vari eventi storici (industrializzazione, luddismo, guerra di trincea).


Ma a noi di Occasus cosa importa in tutto questo?


importano LE riflessioni che possiamo fare e che vorremo condividere con voi.


prima: Le riflessioni sul male:


Il signore degli anelli è un bellissimo affresco della lotta tra bene e male. Il male è simboleggiato da sauron, questo tremendo e viscido nemico, rappresentato da un occhio che tutto vede e tutto sente...be in verità non è sempre stato un occhio perché un tempo era riuscito pure a possedere un corpo, insomma si era "incarnato"...tutti ricorderemo l'inizio della compagnia dell'anello quando il re di gondor riesce a tagliare il dito a Sauronn...che figata...ci perde una bellissima spada ma riesce a sconfiggere il male. Ma cos'è la cosa che mi ha colpito li: è che del male l'unica cosa che resta è l'anello. Questo oggettino misterioso che frodo si porta al collo per tutti e tre i film. Perché di sauron rimane solo questo? E perché proprio frodo è l'unico che può portarlo?

La risposta va trovata indagando il motivo per cui sauron ha forgiato l'anello: l'ha fatto per ingannare tutti gli altri...perché il re di gondor nonostante quell'antipatico di Erlond dietro di lui non riesce a gettare nel fuoco l'anello? Perché l'anello simboleggia la tentazione.

È la tentazione che da vita al male ( vi ricordate adamo ed eva? ). L'anello è subdolo. È stato forgiato per ingannare tutti gli altri. Anelli del potere.

Insomma, è figa questa visone del male come tentatore. È che non svanisce perché il più forte appiglio che ha sugli uomini è questo: l'inganno.


E se gli uomini non imparano da frodo, dagli hobbit, degli esseri così pacifici, restii alla violenza ed al potere non potranno mai liberasi dal male. Ed è proprio sulla debolezza degli uomini che si fonda il tutto. La loro posizione di mezzo tra male e bene è raffigurata dal mondo in cui si trovano a vivere: la terra di mezzo appunto.


Be isnomam sono riflessioni che ho fatto, magari solo un spippottolamento intellettuale però penso che tolkien sentisse veramente queste cose al momento della stesura della sua opera. Come credo che sentisse anche una certa avversione per l'industria. Infatti se ci pensate, chi si allea al male? Chi permette al male di crescere e affermarsi? L'industria!

È saruman (il mago più potente...che proprio per questa sua potenza e voglia di diventare dio sulla sua torre di babele cade vittima del male) che forgia l'industria con cui costruisce gli uruk hai, orchi ancora piu forti (magari ce anche una critichina all'eugenetica). L'industria, accentrando il potere, gerarchizzando gli uomini (tutte riflessioni che proponiamo sul nostro sito e giornale e libri che potete trovare gratis online) insomma la critica gandhaina al progresso, è una cosa malvagia....

e indovinate un po' chi distrugge l'industria malvagissima?

Gli ent, gli alberi, la foresta che una volta incacchiati veramente usando la forza della acqua e della terra devastano la misera industria di isengard.


Ah capperi ahah

Volevo darvi un ordine 1,2 ,3 tipo sulle riflessioni ma mi son lasciata prendere dal discorso...be di carne al fuoco ne abbiamo messa tanta...o scusate...meglio dire come piace a noi: di cavoli e zucchine al fuoco ne abbiam messe tante....ed oltre alle bellissime battaglie com minas tirith o nei miei gusti personali meglio ancora il fosso di helm possiamo titillare la nostra anima anche con queste bellissime riflessioni!


Come quest'altra:


Abbiamo parlato dell'anello, e di come questo tenti chiunque: pensate un op gandalf non ci si può nemmeno avvicinare, come Boromir (che fa una brutta fine) ma se pensiamo a gollum? CI viene nun po di pena. Eppure è un hobbit! Eppure dovrebbe esser come Frodo? allora perché cede al male?

(non pensate che ci sia un discorso sotto...cavoli mi son lasciato trascinare e queste riflessioni le sto facendo adesso con voi...ma so gia do ve voglio parare.

Gollum è un hobbit ed infatti il tesoro se lo tiene tutto per lui. E si consuma per esso. NOn ha una volontà di potenza come gli umani (Boromir cit:"gondor potrebbe essere grande con l'anello nelle mani del suo ( tr parentesi era il sovrintendente il re a quel tempo...quello che spruzza pomodoro e pollo mentre mastica in quella scena disgustosa ma sublime in cui pipino canta e suo figlio va al massacro). riprendo scusatemi: non ha una violenza o volontà di conquistare ma esercita questa forza del male consumandosi. E non solo. è com ese il male gli scindesse l'anima e gli sviluppasse una sorta di bipolarismo una doppia personalità con Gollum...e se ci pensiamo bene è quella maschera che a tutti noi si ferma a furia di stare nella società (colleghi? compagni? famiglia? viv viene in mente niente? Ma è anche il morbo dell'attaccamento al nostro piccolo orto, al nostro piccolo mondo quello che ci dice tolkien attraverso gollum. Insomma gli hobbit è comecpome se rappresentasseroraprresentassereo la parte buona iin ognuno di noi, quella parte bambina ed infantile che è capace di grande forza di volontàvolntà (frodo) ma anche di grande fragilità (Gollum).


Un'ultima riflessione che ho voglia di fare, o avete pazienza di ascoltare potremo dire pure è la figura dei re che ci presenta Tolkien. Cavoli non sarà solo un caso che due su due ci vengono presentati inizialmente come vecchi e corrotti. Sembra quasi che il potere li consumi, gettando diffidenza e attraendo "vibrazioni negative" (bad vibes, vi ricordate il vermilinguo di Theoden"? più influenza negativa di quella!) Insomma il potere è visto negativamente...questa elite di re...questi alti palazzi...forse un vero re è Aragon che viene dal basso...non se la tira ma è come gli altri...Boh, mi piace pensare che Tolkien la pensasse come me:)


Potremo fare altre mille riflessioni...e forse se piace possiamo darci appuntamento ad un'altra puntata! Ad esempio che funzione hanno gli elfi nel mondo? Questi esseri immortali che vivono tra i boschi e gran burrone...questi custodi delle sorti generali che mano a mano stanno tornando nella loro terra immortale abbandonando il mondo di mezzo....ma vabbè sto divagando ed anticipando!

Ora mi fermo salutandovi a tutti calorosamente e dandoci appuntamento al secondo episodio dei Film di Vita!


Il sole sta tramontando : OCCASUS!

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