La relazione

17.02.2023

Le nostre relazioni spesso sono soltanto esteriori, superficiali; esse spesso consistono di scambi commerciali, di un dare per avere; spesso stiamo in relazione con l'altro per un calcolo economico, perché vogliamo qualcosa in cambio da quella persona. Non riusciamo ad avere relazioni profonde perché rimaniamo chiusi nel nostro mondo, nei nostri interessi, nella ricerca del nostro piacere, della nostra gratificazione...
Ebbene, il Borotto con questa opera ci mostra un saggio di ciò che è o almeno assomiglia ad una vera relazione. Chi è veramente in relazione non è un involucro chiuso che interagisce con gli altri solo esteriormente, chi è in relazione non è chiuso, né, a causa dell'immagine che ha costruito di sé o dei suoi interessi egoistici, si separa dall'altro. Dove vi è relazione vi è fermento, vi è condivisione, comunione... I confini della nostra personalità si rompono e così il nostro essere fluisce e si mischia con quello dell'altro: ecco che vi è vero scambio, unione, fusione. La relazione è una danza, un ballo movimentato, concitato ed imprevedibile. La relazione è potente, ci può cambiare, può distruggere come dinamite le nostre idee, può far sorgere la passione e l'amore: per questo ne abbiamo così paura. La relazione lacera, contorce, sfinisce, stanca, spossa, ravviva, rallegra, fa innamorare...
Il maestro Borotto rappresenta tutto ciò in questa sua bellissima opera, semplice ma così profonda: due figure in movimento, scosse, contorte, convulse che paiono risucchiate ed attratte l'una dall'altra; i loro cuori sono protesi ed uniti da un flusso, da vibrazioni ed onde tese ed energiche.

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