La relazione
Le nostre relazioni
spesso sono soltanto esteriori, superficiali; esse spesso consistono di scambi
commerciali, di un dare per avere; spesso stiamo in relazione con l'altro per
un calcolo economico, perché vogliamo qualcosa in cambio da quella persona. Non
riusciamo ad avere relazioni profonde perché rimaniamo chiusi nel nostro mondo,
nei nostri interessi, nella ricerca del nostro piacere, della nostra
gratificazione...
Ebbene, il Borotto con questa opera ci mostra un saggio di ciò che è o almeno
assomiglia ad una vera relazione. Chi è veramente in relazione non è un
involucro chiuso che interagisce con gli altri solo esteriormente, chi è in
relazione non è chiuso, né, a causa dell'immagine che ha costruito di sé o dei
suoi interessi egoistici, si separa dall'altro. Dove vi è relazione vi è
fermento, vi è condivisione, comunione... I confini della nostra personalità si
rompono e così il nostro essere fluisce e si mischia con quello dell'altro:
ecco che vi è vero scambio, unione, fusione. La relazione è una danza, un ballo
movimentato, concitato ed imprevedibile. La relazione è potente, ci può
cambiare, può distruggere come dinamite le nostre idee, può far sorgere la
passione e l'amore: per questo ne abbiamo così paura. La relazione lacera,
contorce, sfinisce, stanca, spossa, ravviva, rallegra, fa innamorare...
Il maestro Borotto rappresenta tutto ciò in questa sua bellissima opera,
semplice ma così profonda: due figure in movimento, scosse, contorte, convulse
che paiono risucchiate ed attratte l'una dall'altra; i loro cuori sono protesi
ed uniti da un flusso, da vibrazioni ed onde tese ed energiche.