La grande distrazione
Volevo condividere con voi una riflessione. Ultimamente ho avuto come l'impressione che molte attività non siano altro che una distrazione da ciò che veramente è importante. Il parlare di cose di poco conto, di pettegolezzi, il dedicarsi al cibo, ai ristoranti, l'intrattenimento, la televisione, i social network, il lavoro, i progetti lavorativi: tutto ciò mi pare una grande distrazione. Mi pare che le distrazioni siano così pervasive da occupare l'interezza del nostro tempo e che la società agevoli tutto ciò. Persi in tutte queste distrazioni rimaniamo sempre sulla superficie. Ma distrazioni da cosa? La ricerca, il voler perdersi in distrazioni comporta una volontà di distrarsi, di evitare, di allontanarsi da qualcosa... Non è così? Cos'è questo qualcosa da cui ci vogliamo allontanare? Non è forse ciò che veramente sarebbe importante per noi, ciò che meriterebbe davvero la nostra attenzione? I nostri problemi non risolti, le nostre sofferenze, ciò che abbiamo relegato nell'inconscio, la nostra ricerca esistenziale...
Penso infatti che ciò di cui maggiormente dovremmo occuparci sono i nostri problemi, ciò che percepiamo come un problema, un impedimento, un nodo da sciogliere, un ostacolo; le nostre sofferenze, noie, angosce, solitudini, sensi di colpa, paure, nevrosi... I nostri problemi infatti sono un sintomo che qualcosa non va, che dobbiamo realizzare, avere consapevolezza di qualcosa. Penso che forse in qualche modo i nostri problemi sono delle guide che se seguite ed ascoltate ci conducono sulla retta via.