Diario di Viaggio : verso Nord. MUSEO DELLA GRANDE GUERRA A ROVERETO e CAMPANA DELLA PACE A TRENTO

06.09.2022
Caro diario,

Oggi sono partito verso Nord! 

È da tempo he fremevo e mi esaltavo per un viaggio che mi avrebbe portato oltre i confini nazionali. E sebbene questo viaggio durerà pochi giorni, posso fare una minima esperienza di uscire da questa polveriera che è l'Italia.

Oggi a Siam partiti di buon ora. Abbiam scelto di viaggiare più lentamente e più umanamente sulle statali, sia per risparmiare l'ahime carissimo casello autostradale, sia per poggiare con calma lo sguardo sui  luoghi toccati dalla strada. 

Un baleno ed eravamo già a Rovereto: la nostra prima tappa!

Ah dimenticavo: i miei compagni di viaggio erano la mia tremenda madre, così energica e a tratti autoritaria ed il mio buon fratello Davide. 

Il viaggio in auto è passato tra discorsi circa la storia, una registrazione magistrale del professore Barbero e  le continue invettive di nostra madre verso la nostra povera e triste sorella Veronica, anche lei via per un viaggio in Albania.

La luce riflessa nei colori dei campi era stupenda!

Arrivati a Rovereto abbiamo visitato il museo sulla grande guerra. Il trovarmi faccia a faccia con tutte quelle armi devo amettere che mi ha stupito e toccato profondamente. Un elemento continuava a palesarsi ininterrottamente nella mia mente: il FERRO.

Dagli albori dell' uomo fino alla nostra crudele civiltà industriale la guerra si è sempre combattuta col ferro. E l'industria ha fatto esplodere questa tendenza. Fucili, coltelli, bombe, cannoni, elmetti, proiettili ecc...tutte queste armi grottesche erano ivi esposte. 

Il trovarmi faccia a faccia con queste cose mi dava un senso di passato, di ridicolezza della guerra in se. L'aver invece letto degli atti di eroismo di certi uomini, certi giovani, che in queste guerre ci hanno combattuto mi ha aperto voragini nella creatura mitica dell' eroismo. 

Questi comportamenti erano quelli che umanizzavano la guerra che di umano non ha nulla se non il ridicolo. E le danno una forza e fascino incredibile. Ecco perché vengono usati dalla propaganda.Se per questo museo ho percepito la fornace della terra, del ferro, dell' industria e della fusione magmica, per il mausoleo dei caduti con la campana della pace ho percepito un atmosfera di pace e leggerezza incredibile. li dominava l'elemnto dell'aria. L'affacciarsi sul mondo è bellissimo. Contemplare dalla alto le casette egli uomini, i loro tristi destini e le storie, ed ascoltare il rintocco di quella campana forgiata dalla armi della guerra che si tramutavano in suono è un esperienza abissale.

Abbiam dormito  a Trento, su un hotel che affacciava direttamente sulla piazzetta del Duomo. Che pace, respirare questa bolla di umanità tra i colossi millenari delle ALTE alpi che ci sovrastano e proteggevano dalla buia cortina che tesse la notte.

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