LA VITA CONTEMPLATIVA - BYUNG CHUL HAN
Prima di reagire, sempre allo stesso modo tra l'altro, sarebbe interessante provare a prendersi tempo per "scegliere", per osservarsi prima di agire. Questo è anche uno dei messaggi principali del saggio su Byung Chul Han sulla vita contemplativa.
Nella società moderna, gli uomini vivono immersi in un mondo a "basse frequenze". Sono pieno di stimoli e frequenze che agiscono a livelli talmente reconditi che ci influenzano prima ancora di rendercene conto. Uno di essi è lo smartphone, sono le informazioni che ci colpiscono prima ancora di riuscire a rendercene conto. Sono la morte della contemplazione.
Senza contemplazione è impossibile la libera azione. Reagiamo e basta. Sopravviviamo piuttosto. Una vita in preda alla sopravvivenza non ha libertà. La libertà deriva dall'inazione; dal lusso di potersi annoiare. Ecco che la guerra è un attributo dell'azione. La cultura invece è attributo dell'inazione, della possibilità di annoiarsi; di prendere strade alterne rispetto alla via principale dell'azione.